Nel corso del tempo si è sempre ricercata la mediazione nel processo tra l’inspirazione e l’espirazione. L’antica saggezza indiana parte dal presupposto che la percezione sensoria non permette di afferrare pienamente la realtà e, non lo permettono neppure i processi del sesso e della riproduzione, poiché essi non danno un’immagine ma una percezione soggettiva. Quindi la respirazione yogica cerca di portare coscientemente il pensiero nella realtà per far coincidere realtà ed immagine nel processo respiratorio. La respirazione collega tra loro immagine e realtà elevando il processo respiratorio dall’incoscienza alla coscienza. Mediante la respirazione regolata, con lo yoga, si sperimenta la cooperazione tra la realtà sperimentata inconsciamente e la realtà rarefatta in immagine.