Chi sono io? Qual è il vero scopo della vita? Domande che, nel corso della vita, capita di porsi e, alle quali, non è semplice rispondere. Lo Yoga può aiutare in questo. Ci dice che siamo strutturati in cinque strati/involucri: i KOSHA, insegnandoci a comprendere bene l’essenza di ogni strato al fine di realizzare pienamente le nostre potenzialità e quindi trovare le risposte a queste domande. A tal proposito mi piace condividere con voi questo racconto indiano:
“Un ragazzo va dal padre, che è anche suo maestro, e gli pone le seguenti domande: che cosa sono io? che cos’è la persona? che cos’è l’uomo? Il padre che è un buon maestro gli risponde che è molto meglio se cerca da solo una risposta invece di averne una perché pensando ed elaborando, la sua comprensione sarà più profonda. Il ragazzo pensa e ripensa, torna il giorno dopo dal padre e gli dice che secondo lui la persona è fatta di ossa, muscoli, sangue, in poche parole di materia (ANNAMAYA KOSHA). Il padre gli dice bravo!!! Questa può essere una buona risposta, ma secondo te questo insieme di ossa, muscoli, sangue che è il corpo, che non è fermo, ma si muove, come fa a muoversi? Il ragazzo pensa e ripensa, torna il giorno dopo e gli dice che ha trovato la risposta. Il corpo si muove grazie all’energia (PRANAMAYA KOSHA) che deriva dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangiamo. Il padre gli dice bravo!!! Questa può essere una buona risposta ma, secondo te, è sufficiente l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo per far muovere il corpo o c’è qualcos’altro? Il ragazzo pensa e ripensa, torna il giorno dopo dal padre e gli dice che ha trovato la risposta: è la mente (MANOMAYA KOSHA) che rispondendo agli stimoli esterni (stimoli sensitivi) ed interni (la fame, la sete, i desideri, le paure, ecc.) fa muovere il corpo e gli consente di conoscere l’ambiente per vivere al meglio il mondo che lo circonda. Il padre gli dice bravo!!! Questa può essere una buona risposta ma, a volte, l’uomo, la persona, compie delle azioni, ha delle conoscenze che non sono generate né dai sensi, né dai desideri/paure. A che cos’è dovuto questo? Il ragazzo pensa e ripensa, torna il giorno dopo dal padre e gli dice che ha trovato la risposta: sono l’intuizione e l’istinto (VIJNANAMAYA KOSHA). L’intuizione dona all’uomo la conoscenza non dovuta dall’elaborazione razionale; l’istinto fa compiere un’azione senza pensare. Il padre gli dice bravo!!! Questa è una buona risposta, ma che cos’è e, per quale motivo, l’uomo fa tutto questo? Il ragazzo pensa e ripensa, torna il giorno dopo dal padre e gli dice che ha trovato la risposta. E’ la ricerca della beatitudine (ANANDAMAYA KOSHA) della serenità, della felicità nella vita, nella quotidianità. Il padre gli dice bravissimo!!!!! Questa è la risposta. L’Uomo è tutto questo e il fine ultimo è la ricerca, la conquista di questa serenità imperturbabile che deve permeare il suo essere e accompagnarlo nella Vita.”
Come realizzare ciò? La pratica costante e consapevole composta dal rispetto dei principi morali (YAMA-NIYAMA), dalle posture (ASANA), dal controllo del respiro (PRANAYAMA), dalla concentrazione (DHARANA) e dalla meditazione (DHYANA) porterà a quell’intimo stato di serenità che ci dovrebbe sempre accompagnare lungo il percorso della nostra vita.